Cresce l’utilizzo, da parte delle imprese, dello strumento della composizione negoziata: sono state complessivamente 767 le domande presentate al 15 maggio 2023, con un incremento del 61,5% negli ultimi sei mesi. È quanto risulta dalla terza edizione dell’Osservatorio nazionale sulla composizione negoziata, realizzata da Unioncamere ad un anno e sei mesi dall’avvio dell’istituto.
La composizione negoziata è stata introdotta all’interno del nostro ordinamento giuridico dal decreto-legge 24 agosto 2021, n.118 e, successivamente, inserita nel Codice della Crisi e dell’Insolvenza in definitiva sostituzione del sistema dell’allerta e della composizione assistita della crisi d’impresa. Il rapporto illustra l’andamento dell’istituto della composizione negoziata, esaminando i principali dati relativi alle istanze: la provenienza geografica delle domande, la tipologia di imprese che l’hanno presentata, la loro forma giuridica, la dimensione economica in termini di addetti e di fatturato, la loro anzianità ed infine la ripartizione per settori merceologici. Vengono inoltre esaminati i dati sulla presenza di eventuali gruppi d’impresa o di imprese cosiddette “sottosoglia” e si offre un’analisi relativa alle eventuali richieste di misure protettive del patrimonio, alle dichiarazioni di sospensione degli obblighi di ricostituzione del capitale sociale e/o di scioglimento della società per riduzione del capitale sotto il minimo legale, alla necessità di ricorrere a nuove risorse finanziarie e, infine, alla redazione del test pratico per esaminare la gravità dello stato di complessità finanziaria in cui l’impresa versa.
Lombardia, Lazio, Emilia Romagna, Veneto e Puglia guidano la classifica relativa alla distribuzione territoriale delle istanze presentate. Lo strumento continua quindi ad essere utilizzato maggiormente nelle regioni del Nord. Passando all’esame delle istanze già chiuse, queste sono il 41,7% del totale (316 casi su 767) e in media le trattative durano 170 giorni. Nell’ultimo semestre, il numero di istanze chiuse è triplicato.
Nonostante i numeri siano ancora ridotti, l’incremento dei casi positivi denota un tasso di successo delle istanze di composizione negoziata in forte crescita.
Appare d’altro canto più consapevole l’utilizzo che viene fatto della composizione negoziata da parte delle imprese: in particolare, l’incremento degli esiti positivi delle istanze sembra confermare che le aziende utilizzino lo strumento in uno stadio della crisi non ancora troppo avanzato.